Ripristinare l’impermeabilizzazione di un balcone

Prima di intervenire su un balcone “sospetto” è bene capire di cosa ha bisogno esattamente, quali sono i suoi punti deboli. Ecco qualche indicazione.
La superficie esterna a un appartamento è soggetta per sua natura alla pioggia, al vento, alla neve e, di conseguenza, alle infiltrazioni. Dunque, quando non si tratta di strutture nuove, bisogna intervenire oculatamente, comprendere a priori, attraverso le dovute verifiche (di cui si può occupare un’azienda specializzata come Membrapol), di che tipo di lavori non si deve effettivamente fare a meno e, accessoriamente, quale aspetto estetico si desidera conferire all’insieme (nel caso in cui ci sia l’intenzione di apportare delle modifiche). Quali sono le “tappe” di tale indagine?
I punti fondamentali di una corretta verifica
Inizialmente è necessario valutare lo stato di almeno tre situazioni. La prima, su un piano meccanico, è la capacità di resistenza della superficie, intesa non solo come pavimentazione, ma pure come area immediatamente sottostante (leggi: massetto). In seconda battuta, è opportuno individuare eventuali avvallamenti sul terreno in esame. In terzo luogo, meglio essere sicuri anche delle pendenze, se ci sono e se hanno la giusta inclinazione.
Possibili fasi successive
In base ai risultati emersi dalle suddette prove, si può decidere come agire per l’impermeabilizzazione balconi. Le vie, sostanzialmente, sono tre: procedere lasciando la superficie già esistente; rimuovere quest’ultima e impermeabilizzare; distruggere tutto, fino al massetto, e ricominciare da capo. Naturalmente, questo è il caso-limite nel quale ciascuno spera ardentemente di non imbattersi…
Dettagli da curare
Una volta decisa la direzione da prendere e l’entità dei lavori da commissionare, non bisogna dimenticare alcuni aspetti tutt’altro che secondari, i quali, se trascurati, potrebbero addirittura compromettere la completa riuscita, perfino quando si tratta di un intervento attentamente pianificato. Si tratta dunque di avere un occhio di riguardo per i giunti, siano essi di dilatazione o strutturali, e di conseguenza per le fessure, la cui distribuzione va comunque calcolata, nonché per gli scarichi, gli attacchi alla ringhiera, i raccordi e i corpi che attraversano la superficie.
Purtroppo sottovalutare anche uno solo dei suddetti punti significa verosimilmente fare “sballare” i conti e andare incontro a qualche noia successiva. Ma la loro considerazione non va intesa alla stregua di una complicazione: infatti, parliamo di passaggi in un certo senso ormai integrati nelle corrette procedure. L’unica reale raccomandazione è di non prenderli sottogamba o di approssimarli, pena la probabile vanificazione di un “restauro” ingente, non solo sul piano economico.
Sapevate già qualcosa di impermeabilizzazione?

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